Tuttoitalia ha incontrato un piccolo campione delle quattroruote, umile, sorridente, appassionato e pieno di vitalità. Il giovanissimo dodicenne Elia Epifanio di Würenlos (AG) è il più grande di tre fratelli (Gioele 3 e Romeo 7 anni). Ultimamente sta riscontrando un discreto successo nel mondo dei Kart, un mondo fatto di gioie e glorie, ma anche molto costoso, ricco di sfide e perenni lotte contro il tempo. Salito a bordo del suo primo Kart all’età di quattro anni, non vi è mai più sceso, se non per cambiare tipo di Kart e salire di categoria. Attualmente corre con il team Innovate Competition di Agostino Lagrotteria di Sirnach (TG) è il vicecampione di Kart nella categoria Super Mini, ma non lasciatevi ingannare dal nome, perché questi piccoli bolidi raggiungono gli oltre 100 km/h.
Una passione tramandata dal nonno Franco, attuale responsabile vendite Alfa Romeo e dal padre Daniele, anch’esso ex-pilota di Kart. “Puppolo” il soprannome datogli dal nonno, a quanto pare gli ha portato fortuna (perché in questo sport ci vuole anche quella) lo leggiamo sul casco che ci mostra durante l’intervista ripresa presso il City Garage di Wettingen. La tua avventura nasce circa otto anni fa nei parcheggi sotto casa e ora gareggia in Svizzera, Francia e soprattutto in giro per tutta l’Italia, che rappresenta il centro del mondo del Kart.
Elia come stai e come ti senti? «Sono felice, carico e non vedo l’ora di gareggiare nuovamente. Adoro correre con i motori e spero tanto di poterlo fare anche da grande».
In pista qual è la tua specialità? «Mi sento di dire che sono un pilota molto veloce. Questa qualità mi ha permesso di ottenere diverse volte la pole position. In gara, invece, mi esalto nel combattimento “corpo a corpo”, in senso lato ovviamente, con gli altri avversari. Spesso capita che i primi tre o quattro piloti si stacchino dal gruppo e, durante la fase finale della gara, si resti attaccati al retrotreno di chi mi precede. Allora cerco di mettere sotto pressione chi è davanti a me. Grazie a questa manovra, chi è davanti a me è in leggero svantaggio, visto che non sa in quale momento verrà sferrato l’attacco per il sorpasso. Un attacco che avviene spesso negli ultimi due giri, anche sfruttando qualche sbaglio del mio concorrente. Chiaramente quando invece, come spesso accade, parto davanti a tutti e non ho nessuno alle calcagna, è tutto molto più semplice».
Quali sono i tuoi successi e quali premi hai già vinto? «Nel 2020 esordisco nella classe di Kart più alta della Svizzera, rispetto alla mia età, e conquisto il quinto posto in classifica vincendo anche una gara. Nel 2021 divento vicecampione svizzero salendo spesso sul podio e vincendo tante gare. Oltre al campionato svizzero partecipo tre volte alla WSK (World Series Kart) dove corrono piloti da tutto il mondo (ca. 115 piloti per ogni categoria). In queste tre gare sono sempre arrivato in semifinale e come in Formula 1, si contano i decimi di secondo. Posso dire che sono stato veloce quanto i piloti che alla fine si sono aggiudicati il podio, sicuramente più esperti di me e con più esperienza alle loro spalle. Mi piacerebbe partecipare a molte più gare della WSK, ma in parte ciò dipende anche dalle risorse disponibili».
Come ti prepari ad una gara? «Solitamente per il campionato svizzero ci prepariamo con un piano settimanale. Partiamo in camper giovedì con la mia famiglia e rimaniamo fuori casa fino a domenica. La settimana successiva recupero le lezioni perse e faccio tutti i compiti nei momenti liberi».
Qual è la cosa che ti piace di più quando guidi? «Adoro la velocità, la sfida continua con gli altri gareggianti e soprattutto superare gli avversari. Arriviamo fino a 103 km/h ed essendo a pochi centimetri da terra, avverto ogni minima vibrazione. Anche questa è una cosa che adoro».
E non hai paura quando viaggi a quelle velocità? «No, se hai paura di fare un incidente o se sei un tipo pauroso, questo non è uno sport che fa per te. Se hai paura vai piano e non riesci a superare gli avversari, quindi non vinci mai e io voglio vincere. Mio nonno l’anno scorso mi ha regalato un libro di Enzo Ferrari dove ho letto una sua frase che dice “il secondo è il primo dei perdenti” per questo motivo io voglio vincere».
Che piani hai per il futuro? «Vorrei tanto che il mio sport preferito diventasse anche il mio lavoro. Il mio sogno nel cassetto è quello di diventare un pilota di Formula 1. Un obiettivo senz’altro arduo che si può raggiungere vincendo i campionati delle diverse formule minori, comunque tutte difficilissime. Ma se non ci si crede è inutile provarci. Poi, se non sarà la Formula 1, vorrei provarci in campionati altrettanto importanti come il DTM o in classe GT. Io comunque son sicuro che ce la farò».
E fino a quando vorresti continuare a guidare i Kart? «Per fare il salto dal Kart all’autovettura, sarebbe ideale fare le prime esperienze con le macchine prima di compiere 16 anni. Il mio obiettivo è di partecipare nei prossimi anni in cui posso correre in Kart a tante gare specialmente anche in quelle Internazionali in questo modo posso ancor più valorizzarmi e presentarmi. Sperando che la mia perseveranza porti dei frutti in forma di gente che crede in me e mi sostenga a poter avanzare».
A scuola come fai, come gestisci la tua notorietà? «Per ora molto bene, più o meno tutti sanno che gareggio, anche perché manco tanti giorni da scuola. Tanti fanno il tifo per me. I miei amici più stretti mi seguono su YouTube in live-streaming. Gli altri mi chiedono come sono andate le gare e li aggiorno quando rientro a scuola. Altri invece non reagiscono affatto, ma tutto sommato riesco a gestire bene la situazione».
Vuoi ringraziare qualcuno in particolare? «Certo, i miei genitori prima di tutto che mi aiutano e mi sostengono in tutte le mie attività. Poi mio nonno Franco che mi segue e mi sostiene. Poi tutti i miei sponsor e sostenitori che elenco in basso.
A tal proposito, qual'ora qualcuno volesse sostenermi come sponsor o donatore, lo ringrazio sin d'ora e sarei felice di dargli il benvenuto nella nostra squadra.
Dr. Dominik Vock
Pompa AG
Dr. Wolfgang Fehlman
Metallgiesserei AG
Garage Vetter
Sepp Birrer
Michele De Vivo
Moira Epifanio
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