Con Maria Stuarda il Grand Théâtre di Ginevra continua l'esplorazione dell'affascinante dinastia Tudor secondo Gaetano Donizetti, celebre compsitore italiano nato a Bergamo nel 1797 e tra i piu’ grandi operisti dell’Ottocento. Mariame Clément, direttrice di scena dello spettacolo, tira i fili degli intrighi di potere, ai quali si prestano le due prime voci francofone, Stéphanie D'Oustrac nel ruolo di Maria Stuarda ed Elsa Dreisig nel ruolo di Elisabetta. La direzione musicale è affidata al giovane maestro Andrea Sanguineti. Il Maestro italiano, recentemente nominato alla direzione musicale dell'Alto-Musiktheater e della Filarmonica Essen, dirigerà gli accenti retorici del “Bel Canto”.
Gaetano Donizetti ha spesso tratto ispirazione nel tragico destino dei grandi personaggi del Rinascimento inglese. Elisabetta si muove tra amanti, sostenitori ed intrighi di palazzo. Ne uscirà vincitrice ma a che prezzo? Maria Stuarda, la donna perfetta, sarà sacrificata.
Primo atto
Elisabetta annuncia le sue nozze future col re di Francia, per poter rafforzare il regno. Talbot approfitta della sua contentezza per affrontare un argomento delicato: Maria Stuarda. Talbot chiede alla regina la liberazione della povera scozzese, detenuta in un castello in mezzo al bosco, accusata di alto tradimento. Cecil, il gran tesoriere, invece esorta la regina a non aver pietà. La regina è dubbiosa: ella sa che Maria ama l'uomo amato anche da lei stessa: Roberto Leicester. Maria, reclusa nel castello di Forteringa, rievoca i bei momenti vissuti da bambina, in Francia, con la nutrice Anna. La sua tranquillità viene turbata dai suoni delle trombe da caccia. Giunge Leicester, che spiega a Maria che la caccia è una scusa per Elisabetta per venire a vederla. Roberto la esorta a rimanere calma dinnanzi alla Regina.
Secondo atto
Elisabetta, nei suoi appartamenti, è indecisa se ordinare la condanna a morte della Stuarda, come le consiglia continuamente Cecil. L'arrivo di Leicester fa accendere in lei la gelosia, e le preghiere dell'amato non riescono a farla smuovere dal suo proposito. Nel castello, Maria teme che la regina si vendichi su Leicester, e in quel momento giungono Talbot e Cecil, a confermarle la condanna. Maria rifiuta di essere confessata da un pastore protestante, essendo cattolica, come le offre Cecil. Rimasta sola con Talbot, Maria confessa tutti quanti i suoi peccati
Maria sta per essere decapitata: i familiari ed Anna l'attendono per vederla l'ultima volta. Maria appare, e chiede a tutti di pregare per la sua anima. Il primo colpo di cannone introduce Cecil, che chiede a Maria l'ultimo desiderio: la regina chiede solo di avere Anna accanto a sé sul patibolo. Leicester, furente, entra, maledicendo l'ingiusta morte dell'amata: Maria lo supplica di perdonare, come lei ha perdonato i suoi assassini, e si avvia al patibolo.
In scena al Grand Théâtre di Ginevra
A partire dal 17 dicembre fino al 29 dicembre con 6 date
Sabato 17 dicembre 2022, ore 19.30
Lunedì 19 dicembre, ore 19.30
Mercoledì 21 dicembre, ore 19.30
Venerdì 23 dicembre, ore 19.30
Lunedì 26 dicembre, ore 15.00
Giovedì 29 dicembre, ore 19.30
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