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Matteo Bocelli in tour: buon sangue non mente

In vista del suo primo tour internazionale "Night with Matteo", il figlio di Andrea Bocelli si esibirà in un concerto live al Volkshaus di Zurigo lunedì 23 ottobre 2023, ore 20
Matteo Bocelli in tour: buon sangue non mente
Matteo Bocelli in tour: buon sangue non mente

Solitamente la prima domanda che sorge spontanea ad un cantante emergente è quella di capire da dove nasce la passione per la musica e la motivazione per cui si è indirizzato verso questa strada. Ecco, chiederlo al figlio di Andrea Bocelli è assolutamente banale.

L'intervista concessa a Tuttoitalia in collegamento da Roma, mostra un ragazzo umile ma con la sicurezza di sé stesso che a 25 anni hanno in pochi. E siamo sicuri che se non fosse davvero bravo e preparato, il padre lo avrebbe aiutato a perfezionarsi fino al livello giusto per salire sul palco. Qui non si parla di manager che lanciano i ragazzi sapendo che possano durare una stagione : Matteo ha un cognome importante, è cresciuto in un ambiente in cui la musica deve essere cantata fino al virtuosismo e non si può dare spazio all'improvvisazione sia come preparazione che come risultati e proposte. Quindi no, Matteo non è il figlio di Andrea che ha solo avuto la strada spianata ma, anche se il suo cognome lo aiuta, sul palco ci salirà per avere e mantenere successo. Cosa che non dubitiamo.

Matteo come ti senti ad affrontare un tour così importante toccando diverse città sia europee che americane come nel tempio di Las Vegas? «Arrivo da giorni fitti e pieni di promozione ed è tosta ma è bene che la macchina pian piano parta. Nonostante ho tantissime date ravvicinate mi sento molto positivo.»

Quanto è difficile riuscire a farsi una propria personalità artista togliendosi l'etichetta di un cognome cose importante? Non era scontato che seguissi le orme di tuo padre? «Sembrerebbe facile perché rispetto agli altri il mio cognome apre più porte ma, di fatto, nel pubblico ci sarà sempre il confronto con il genere musicale classico di mio padre e la sua vocalità con il mio percorso che è diverso. I confronti non sono mai a favore dei figli all'inizio. Le aspettative sono pesi non indifferenti. Devo convincere il pubblico di ciò che faccio e non è semplice rispetto a chi non si chiama Bocelli e non subisce confronti. Comunque a me piacciono le sfide e qualcosa sono sicuro che mi ritornerà comunque vada.»

Hai studiato pianoforte ma il connubio suonare / cantare è sempre venuto spontaneo? «Sì, io ho sempre amato la musica classica e ho imparato sulle note dei grandi compositori ad apprezzarla ma poi mi accorgevo che mi piaceva anche cantare mentre suonavo e da lì ho iniziato a comporre anche musica che nasce dalle mie corde.»

Nel panorama musicale ci sono tanti giovani che iniziano un loro percorso con la loro timbro ma, raggiunto il successo si devono adattare a quello che richiede il mercato discografico. Tu fino a quanto sei disposto a snaturarti? «Non è un concetto di musica diversa e più commerciale ma difendo a denti stretti i miei gusti musicali. In musica non c'è il giusto e lo sbagliato ma esiste solo quello che ti dà soddisfazione cantare e ti piace. La musica è fatta di emozioni sincere e non posso dare il meglio se non rispecchia i miei valori e il mio livello di range a cui non voglio sottostare. Deve valere il gioco ma non mi voglio piegare a compromessi.»

Ti vedo molto sicuro di te stesso nonostante la tua giovane età e soprattutto sei da solo a rispondere senza nessun manager delle pubbliche relazioni di fianco. È sicuramente una nota positiva che definisce il tuo carattere e la tenacia. «Ogni tanto ci provano ma poi io dico sempre quello che mi dice "il core".»

Ho visto un'esibizione con tuo padre in cui tu cantavi il pezzo di Ed Sheeran. Il pubblico era entusiasta sia per te  che per tuo padre. Gli applausi mentre vi scambiavate i ruoli cantando erano di sincero apprezzamento come se il pubblico capisse l'importanza per Andrea di aver cresciuto un figlio così talentuoso in cui si percepisce l'amore genitoriale. In questi tempi in cui nella musica dei giovani c'è più provocazione visiva che talento, tu sei stato, per quel pubblico, una novità rassicurante e ti hanno amato da subito. Non mi viene in mente nessuna altra coppia di genitore e figlio così apprezzata. «A chiunque piace sentire il calore del pubblico in generale ma finché canto con mio padre! Io spero davvero di non deluderli, e conquistare altre persone da solo.»

Cosa proporrai al pubblico di Zurigo? «Ripeto che sono consapevole che ci sarà una gran parte del pubblico che segue mio padre ma cercherò di conquistarli con pezzi miei, inediti e diverse cover perché non si può pretendere di intrattenere un teatro solo con canzoni inedite.»

Parlando di "inediti" ho visto che hai fatto qualcosa di assolutamente inedito per un  italiano e cioè fare un duetto/feat con una cantante indiana. «In realtà erano due! Si, volevamo allargare il range di pubblico e abbiamo puntato su quel mercato con due gemelle famose in India ed è stata una bella esperienza che ha funzionato. Ma anche con una  star internazionale spagnola... La strada da percorrere è lunga ma mi sto dando da fare.»

Lascio Matteo a continuare a sua promozione augurando il meglio ad un ragazzo così spiazzante nella sua semplice sicurezza. Ovviamente dire che è un bellissimo ragazzo e che dovrà fare i conti anche con quello per non snaturarsi, è una ovvietà!

Info e prevendita

Matteo Bocelli - Live in concerto
Lunedì 23 ottobre 2023
ore 20
Volkshaus, Zurigo
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