Non stupisce il sold out della vendita dei biglietti che da mesi sono introvabili: è la piu’ giovane band di maggior successo mondiale e il merito è tutto loro.
Il range che affolla, in una coda infinita, l’entrata dell’Hallenstadion, varia dagli adolescenti ai genitori che li accompagnano volentieri. Mentre scatto alcune fotografie mi fermo a parlare con i fan per capire qual è la motivazione per cui amano la band e quale artista preferiscono. Damiano in primis ( ma piaceva piu’ con i capelli lunghi) e Vittoria strega tutti con la sua energia e sensualità.
Piacciono i Maneskin. Piacciono sicuramente e uniscono diverse generazioni proponendo un repertorio rock elettrizzante e coinvolgente ma ben lontano dallo stigmatismo delle band degli anni 70/80 in cui alla parola rock si associava anche sesso e droga. Una visione moderna, quindi, del genere musicale che, senza inutili paragoni con i mostri sacri del rock del passato, in questo momento “fanno il loro”. Suonano bene, cantano intonati senza l’ausilio di aiuti elettronici. Divertono con i loro abiti provocanti ma forse piu’ per inneggiare ad un genere fluido da accettare che per esaltare loro stessi.
All’inizio del concerto il palco è interamente ricoperto da un enorme velo rosso che nasconde ogni cosa ma alle prime note e al primo suono di voce di Damiano l’Hallestadion esplode in un urlo di apprezzamento che si protrae anche a velo caduto mostrando tutta la band nella loro energia. Si inizia con “Don’t wanna sleep”, “Gossip” e “Zitti e buoni”. Il carisma e la presenza scenica di Damiano incantano il pubblico come se non avesse solo 24 anni ma , al contrario, si muove, incita, affascina e canta con il carisma di un veterano della musica. Con “Beggin” l’intero Hallestadion si muove con le mani alzate saltando al ritmo di musica come raramente capita anche con le rock band di altissimo livello ed esperienza. Il concerto è un mix di canzoni del loro ultimo album e di assoli strumentali della bassista Vittoria con il batterista Ethan e di Thomas con la sua chitarra illuminato da un solo suggestivo faro. Dal palco centrale Damiano e Thomas si spostano al centro dell’Hallenstadion per due canzoni piu’ pop come “Vent’anni” ma è con “I wanna be your slave” e con “The loneliest” che fanno cantare a squarciagola ed emozionare tutti i loro fans.
Bravi ragazzi, orgogliosi di uno spettacolo che, nascosto dietro una promozione internazionale sa, in ogni caso, tanto di talento italiano incontenibile!