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Fred De Palma, una vita a ritmo di reggaeton, esce "Unico"

“Unico” il suo ultimo album è un successo a livello mondiale con numeri da capogiro. Abbiamo intervistato Federico Palana in arte Fred De Palma.
Fred De Palma, una vita a ritmo di reggaeton, esce "Unico"
Fred De Palma, una vita a ritmo di reggaeton, esce "Unico"

Prima dell’intervista concessaci con il cantante Fred De Palma, la sua casa discografica Warner Music, ci ha inviato alcuni dati per evidenziare il successo ottenuto con le sue ultime hit quali “Un altro ballo” e “Ti raggiungerò”: 6 album, 4 milioni di ascoltatori su Spotify (di cui 67mila solo in Svizzera), 2 milioni di stream per l’album in Svizzera consolidati con la premiazione del disco d’oro e del disco di platino in Italia. Nasce spontanea, quindi, la prima domanda a Federico Palana in arte Fred De Palma.

Federico ascoltando il tuo brano Margiela metti in piazza il tuo successo davanti alle persone che credevano poco in te e nella tua musica, specificando che un guinzaglio non lo hai mai avuto. Davanti a questi numeri possiamo dire che hai raggiunto il tuo traguardo? «In realtà il traguardo non si raggiunge mai, soprattutto in termini numerici. Ci sono tante altre cose che mi danno e mi daranno sempre lo stimolo per superarmi. In Margiela parlavo di una fase antecedente a questa, quando la mancanza della conoscenza del genere reggaeton in Italia mi creava diversi ostacoli. E’ ancora un genere che per definizione viene legato a canzoni leggere ed estive ma “la mia battaglia” è quella di sdoganarlo per dargli il giusto valore nel panorama musicale mondiale per 365 giorni l’anno».

Cover "Unico" il nuovo album di Fred De Palma
"Unico" il nuovo album di Fred De Palma

Quindi il genere Reggaeton rimarrà la tua unica fede? «A me piacerebbe che il mio stile, il mio marchio, fosse legato a questo tipo di sound ma non so cosa mi aspetta in futuro e non è detto che potrei farmi contaminare da altri generi. Un artista può esplorare nuova musica, anche rispetto al periodo in cui propone i propri lavori ma l’importante è che lo faccia con uno standard di altissimi livelli».

Parlando di alti livelli, vorrei chiederti la motivazione di una frase che ho ascoltato nel brano “Una volta ancora” in cui canti : ” C’è chi guarda e impara, poi chi non guarda impera”. Cosa ti ha spinto a scriverla? «È un brano che ha fatto numeri pazzeschi (7 dischi di platino) in cui avevo sperimentato qualcosa di completamente diverso da quello che veniva proposto musicalmente in quel periodo. La frase è la conferma che a volte, non adeguarsi al genere del momento, non copiando, ma azzardando, si può vincere ugualmente. Imperando insomma!».

Gloria Bressan intervista Fred De Palma

Torniamo alle tue ultime hit. Le visualizzazioni per i video di "Un altro ballo" con Anitta superano i 23 milioni con commenti (soprattutto in portoghese) che si possono riassume in un’unica frase: “Que chimica!” «Diciamo che il bacino di utenza di Anitta è enorme ed è stato un bel featuring perché noi siamo amici da molto tempo quindi da li’ scatta la performance perfetta tra due artisti. La stessa cosa con Ana Mena. Ovviamente chi ascolta lo percepisce che c’è un legame vero. E’ diverso da fare le cose a tavolino, non è nelle mie corde concepire un feat solo per compiacere una fetta di pubblico».

Legandomi a questo discorso, ci togli la curiosità di come nascono questi feat (ovvero queste collaborazioni)? «Per quanto mi riguarda, nascono sempre da delle mie idee. Seguo Anitta da diversi anni e ho sempre sognato di volerci collaborare. Quando l’ho conosciuta è nata un’amicizia e un legame musicale importante e di conseguenza è stato un percorso naturale coinvolgere nel progetto chi collabora con noi a tutti i livelli. Non c’è nulla di artefatto».

Rimaniamo in argomento, ma rinominando i feat in quelli che nel secolo scorso veniva chiamati “duetti”. Qual è la tua opinione sulle collaborazioni extra generazionali (con la presenza di Orietta Berti o Ornella Vanoni) che hanno avuto cosi’ tanto successo la scorsa estate? Le voci oggettivamente iconiche di queste artiste non sminuiscono le altre nei brani? «Certi artisti come Fedez o Achille Lauro non hanno bisogno di riconoscibilità perché sono già ad alti livelli ma credo che a volte le idee di collaborazione si fanno proprio per ottimizzare la canzone e in questo caso una voce iconica ha perfezionato al massimo il brano stesso. La stessa cosa nel caso del feat con la Vanoni. E’ stato messo da parte l’ego musicale di chi ha scritto il brano solo per il bene della canzone ed è giusto ed apprezzabile cosi’. I pezzi mi piacciono. Io, sinceramente, preferisco coinvolgere artisti magari poco conosciuti per cercare di creare un progetto completamente innovativo ma è indubbio che queste collaborazioni extra generazionali funzionino, ne capisco il percorso e sono piacevoli. Ci sta».

Fred De Palma in tournée 2022 a Milano, Roma e Napoli
Fred De Palma in tournée 2022 a Milano, Roma e Napoli

Federico, tra le richieste che ci hanno fatto i tuoi fan quando Tuttoitalia ha diramato la notizia dell’intervista di oggi, ce ne sono stati alcuni che hanno chiesto quando ti potranno vedere ancora in Svizzera e in particolare a Basilea. Oppure con Anitta a Zurigo? «Prima della pandemia mi sono esibito tantissimo, ero sempre in giro, sia in Svizzera che in Germania. Ora spero, come tutti, che questo incubo finisca e si possa ritornare ad avere il contatto diretto col pubblico di cui, noi artisti e tutti i nostri collaboratori abbiamo un estremo bisogno.  Se riusciamo ad organizzare con Anitta mi piacerebbe molto esibirmi a Zurigo, sarebbe fantastico. Ovviamente spero al piu’ presto di venire anche a Basilea per farvi sentire un buon sound al ritmo di Reggaeton!».

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