Entriamo da subito nel vivo della conversazione quando, per agevolare il passaggio al tavolo di alcune persone, mi appoggio su un davanzale e Nathan esclama «mi piace il tuo tricipite, si vede che lo alleni». Detto da un maschio alfa come lui, ci si sente subito considerati. E da lì cominciamo a conoscere meglio il personaggio e gli aspetti che lo contraddistinguono da altri personal trainer. «Vivendo in questo mondo dei social che hanno preso il sopravvento – ci racconta – viviamo costantemente alla ricerca del bello, quindi la palestra, il fitness, la chirurgia estetica hanno preso piede. La palestra non è più solo salute, ma è diventata anche estetica, che porta ad un rafforzamento dell’autostima. Riesci a stare bene con te stesso e quindi stai meglio con chi ti circonda. Poi diventa anche marketing, mi spiego meglio: nel mio caso, per svolgere bene il mio mestiere, devi essere il prodotto di ciò che vendi. Per vendermi bene sono costretto a non discostarmi dal mio obiettivo, quindi, divento anche venditore ed il contenuto che vendo è me stesso». Nathan ha vissuto tutta la sua vita di sport. Era nell’Eccellenza interregionale del Piemonte fino ai 28 anni, per cui è sempre stato un ragazzo sportivo. «Mi dicevano che vedo il calcio prima degli altri» afferma, poi però si è dato alla palestra. Nel 2016 la svolta. L’incontro con Nina Moric lo ha lanciato a tutto spiano. «Quell’incontro mi ha fatto svoltare». A chi crede che la sua notorietà sia dovuta ai VIP lui obietta e ci tiene a sottolineare che «io ero bravo prima di conoscere i VIP ed è per questo che mi hanno scelto». Ma chi sono questi VIP? Solo per citare alcuni dei volti più noti al grande pubblico troviamo Asia Argento, Guendalina Cenessa, Fabrizio Corona, Nina Moric, Nina Suarez, Francesco Chiofalo, Zoe Cristofoli e Antonella Fiordelisi.
Instagram di Nathan
«Sapete perché la mia notorietà è in continua ascesa?» ci chiede lui a noi, ma poi ci racconta: «perché occorre allenare la felicità ed è questo che succede quando ti alleno io. Inoltre, sono un motivatore sia con i miei clienti più giovani, sia con i miei clienti adulti, magari uomini d’affari affermati. Spiego alla gente che la differenza la fa la mentalità e che la cosa più difficile non è l’ora di allenamento col “personal”, ma sono le altre 23 ore di una giornata. Loro mi cercano perché cercano un motivatore. Io stesso ho bisogno di un preparatore. Ciò che mi dice lui per me è legge. Mi dà una linea guida, ma non perché io non lo sappia fare, ma se me lo dice lui lo preferisco e lo seguo volentieri. Ecco, con questa premessa, capite perché io sia un bravo motivatore con gli altri». Proseguiamo con l’intervista e chiediamo un consiglio da dare a tutti coloro che vogliono perdere peso. Lui risponde: «evitate di scendere e salire drasticamente di peso, vi fate del male e, inoltre, create le condizioni ideali per la nascita delle famigerate smagliature. Prendetevi il tempo necessario per praticare sport e a quelli che mi dicono che non hanno tempo rispondo che “io il tempo me lo creo”. Le donne hanno tempo per andare dal parrucchiere? No? Beh il tempo se lo creano per andarci. Lo stesso vale per chi va in palestra».
Come motivi i tuoi clienti? «Avvolte, quando noto che vi sono dei clienti molto volenterosi e carichi di energia positiva, li invito ad allenarsi con me. Per loro diventa una sorta di premio. In quel caso specifico però non vengono allenati da me, ma si allenano con me, il che è una bella differenza».
Che caratteristiche deve avere la tua palestra ideale? «In una palestra io cerco tre cose: comodità (facilmente raggiungibile), pulizia e prezzo. Tutto ciò l’ho trovato in Fit Activ, di cui sono un forte sostenitore, una palestra aperta h24, accessibile a tutti e presente al livello nazionale su tutto il territorio».
Tu alleni tutti, anche i non VIP? «Assolutamente sì, una cosa non preclude l’altra. Ma attenzione, che faccio una selezione scrupolosa di clienti. Indistintamente dalla sua notorietà o meno, se mi accorgo che la persona non è focalizzata a raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati, anzi, noto col passare del tempo che i risultati non si vedono, riconducibile ad esempio alla sua mala alimentazione (che io non posso controllare) gli dico in maniera diretta che così non posso lavorare, per cui o si dà una regolata oppure non posso più allenarlo. Posso sembrare scorretto, ma non lo sono. Sono severo, ma giusto».
Come si svolge una giornata tipica di Nathan? «Diversamente dalla metodologia americana, io non sono un grande appassionato dell’allenamento mattutino. Mi alleno alle ore 16, quindi cascasse il mondo, io a quell’ora non ci sono per nessuno. I miei clienti li alleno a partire dalle ore 10, poi stacco per pranzo, riposo, mi alleno e riprendo con l’allenamento dei miei clienti a partire dalle ore 17. Sono metodico. Questo iter lo ripeto giorno dopo giorno. La vita da culturista è un po’ triste, lo ammetto, ma il mio obiettivo è di crescere di massa muscolare. Si chiama vigoressia, non ti accontenti mai, quando l'aspetto del corpo e l'alimentazione sono al centro di ogni tuo pensiero quotidiano».
Sei favorevole al Doping? «Il doping deve essere visto come ciliegina sulla torta. Se sei un atleta, sotto una cura medica, guidato da una equipe medica, allora può avere un senso. Se l’obiettivo invece è quello di andare a fare il bello in spiaggia, allora no. Quindi non è roba per utenti medi. È roba per atleti seguiti che fanno regolarmente analisi del sangue. Tutto va fatto con un certo criterio. Bisogna anche conoscere come metterli insieme. Ogni prodotto ha una funzione, bisogna quindi conoscere i dosaggi, i cicli e i post-cicli, capire come incastrarli, capire quanto durano. Non si deve assolutamente scombussolare un asse ormonale. Il corpo è una macchina ed è per questo che ci vuole un preparatore, uno che ti segue bene».
Quanto mangi al giorno? «Sono più o meno sei i pasti che mangio al giorno, tra i quali conto la colazione, uno spuntino mattutino, un pranzo, uno spuntino pomeridiano, una cena ed un “prenanna”. Tre sono gli elementi fondamentali a cui dedico la massima attenzione: carboidrati, proteine e grassi che vado a combinare in base all’obiettivo che ho, ovvero quello di massa o quello di definizione. Al giorno non possono mancare due etti di bresaola, mezzo pollo, l’avena, l’albume, le banane, gli integratori. In questo momento mangio 5’500-6'000 Kcal al giorno. Secondo la BIVA a cui mi sono sottoposto recentemente, che è l’analisi bioelettrica vettoriale dell’impedenza, ho un metabolismo basale di 2'186 Kcal giornalieri, ciò significa che se dovessi stare fermo e sdraiato tutto il giorno al letto, consumerei quella quantità di calorie, senza fare nulla. I carboidrati che mangio io provengono comunque tassativamente da fonti pulite come riso bianco, pasta integrale, avena, banane e gallette di riso. Anche quando mangio il grasso (al momento ca. 60gr al giorno) la fonte è pulita, per intenderci mangio burro di arachidi o avocado, ma evito ad esempio il lardo».
Gli shake di proteine li bevi? «Sì, ma tengo a precisare che l’integratore non va assolutamente visto come un rimpiazzo del pasto. Lo prendo in aggiunta ai miei pasti».
A proposito di proteine, quanti grammi di proteine si dovrebbero mangiare al giorno? «Generalmente va dai 3 ai 5 grammi di proteine per ogni Kg di peso corporeo, poi però dipende molto da corpo a corpo e ribadisco, dipende molto dall’obiettivo che uno vuole perseguire. Ma le proteine non sono tutto. Per un livello avanzato, risulta essere fondamentale anche l’equilibrio tra il livello del sodio e dell’acqua. In primavera, ad esempio, io vado per il tiraggio estremo, dove arrivo ad un livello di gara. In quel caso scendo di peso e diventano importanti anche i bicchieri di acqua che ingerisco».
Ogni quanto sgarri o semplicemente non ti attieni alla dieta? «In estate mai. In inverno una volta ogni due settimane, ma anche per un discorso di recettore e per un discorso mentale, oltre ad evitare che il corpo vada in assuefazione. Quindi quando sgarro, io mangio tanto. E oggi mi trovo al Ristorante Vivace proprio perché so di mangiare bene e ho tanta voglia di pizza. Mi hanno detto che qui la pizza la fanno come si deve e ora lo scopriremo assieme».
L’evento organizzato da One Love GL di Gianluca Lombardo, ha visto il protagonista della serata Nathan vestire anche i panni del pizzaiolo napoletano, quando, su invito dei titolari del ristorante Vivace Giancarlo e Valerio Defanis si è improvvisato maestro di pizze.